Ho eliminato quasi tutte le app dal mio smartphone

Quando ho ricevuto la mail di Punkt. dove si parlava della digital detox challenge non potevo crederci, sembrava perfetta. Da tempo cercavo un pretesto per lasciare il mio smartphone fermo ai box per un po’ ed ora eccolo lì, direttamente nella mia casella inobox!

Primo giorno – Nice to meet you

Ricevo il pacco, lo apro e all’interno c’è l’MP01, ma sono di fretta quindi decido di non aprirlo, lo lascio lì, sul tavolo, ancora imballato, perché l’involucro e bello, molto bello e quindi mi dico che merita tempo per essere aperto, non è un regalo di Natale da spacchettare come farebbe un bambino di 4 anni.

Il giorno seguente mi prendo il tempo necessario per aprire la scatola, quindi comincio ad aprire l’involucro.
Il packaging è veramente ben fatto e questo è il modo giusto di cominciare questa esperienza. Si vede che tutto è studiato, tutto è al suo posto. C’è però qualcosa che mi lascia perplesso. Trovo un libretto di istruzioni e questo mi spiazza un po’. Una delle rivoluzioni degli smartphone che ho usato negli ultimi anni è stata quella di aver eliminato il libretto delle istruzioni, perché costruiti in modo da rendere l’utilizzo intuitivo e facile per l’utente, mentre adesso che ho tra le mani un telefono che può solo telefonare e mandare messaggi, devo leggere un libretto delle istruzioni per usarlo?
Vabbè, accantono il libretto delle istruzioni e mi concentro sul telefono, che è bello, leggero, “strano”! Sembra quasi un telecomando, ed infatti questa è la cosa che mi ripeteranno più spesso le persone che me lo vedranno usare. Una volta caricato pronti via e si parte, lo accendo e trovo un simpatico piccione ad accogliermi, adoro queste cose!

Inserisco la SIM ed ecco che il primo, enorme inconveniente mi si presenta…zero numeri! Zero rubrica, nada, niente! Temevo questa cosa, infatti mi ero informato al riguardo sulla possibilità di salvare i numeri di telefono sulla SIM card “come una volta”, ma ormai i tempi sono cambiati e quest’opzione è stata eliminata perché diventata obsoleta.
Questo ha parzialmente compromesso la mia digital detox, nel senso che mi ha obbligato comunque a portarmi appresso il vecchio telefono semplicemente da usare come rubrica telefonica.

Prima settimana

Superato lo scoglio iniziale della rubrica comincia la vera fase di digital detox, fatta di minuti interi a scrivere sms quando prima richiedeva pochi secondi (maledetto T9!) e tante chiamate, perché più rapide di un sms.

I primi giorni è divertente, ogni tanto un po’ demoralizzante. Mi sento come un bambino con in mano il giocattolo nuovo, ma il giocattolo sostanzialmente non fa nulla. Detta così sembra logico, ma abituati ad utilizzare mezzi ad alto contenuto d’intrattenimento, avere a che fare con oggetti così basic spiazza un po’. 

Realizzo abbastanza subito il secondo grosso scoglio da superare dopo quello della rubrica…Whatsapp! Parliamoci chiaro, ormai il 95% delle persone scrive su Whatsapp, gli sms sono superati. Provo a superare anche questo inconveniente scaricando la versione di whatsapp sul computer, così da evitare di perdermi eventuali messaggi importanti.

Il resto della settimana posso dire che sia passato abbastanza liscio, senza grosse sorprese.

Seconda settimana – the beginning of the end

La seconda settimana di utilizzo è cominciata così come è finita la prima, anche se l’entusiasmo iniziale ha cominciato a lasciare spazio alla sensazione tipo “ok, e adesso?”.

Se da un lato la mancanza di un accesso continuo ai social non mi pesa, dall’altro la mancanza di applicazioni come Whatsapp, Google Maps e Spotify (!!!) cominciano a farsi sentire.

Capisco che potrei ovviare al problema portandomi appresso una macchina fotografica, un lettore mp3 e se fosse necessario anche una cartina, ma ce n’è davvero bisogno? Sono davvero pronto a girare con uno zaino pieno, quando posso avere qualcosa che mi offre tutto questo in una tasca?

Mhhhh, la bilancia comincia a pendere…

Conclusione – back to reality

Dopo due settimane di utilizzo ritengo la mia digital detox conclusa. L’obiettivo iniziale era un mese, ma dopo due settimane mi rendo conto che la missione è compiuta. Le risposte che cercavo le ho trovate, ed ho capito che non è necessario tornare indietro di 15 anni per non sentirsi oppressi dalla digitalizzazione, la chiave sta nell’utilizzo coscienzioso dei mezzi che fortunatamente oggi abbiamo a disposizione. Gli smartphone di nuova generazione sono mezzi potentissimi, capaci di facilitarci la vita in svariati modi. Il vero problema sono le applicazioni, ma è libera scelta di ognuno decidere quali applicazioni installare sul proprio smartphone. Al termine della mia digital detox come prima cosa ho eliminato gran parte delle applicazioni, soprattutto social, dal mio smartphone. La differenza è stata lampante, immediata. E alla sera avevo ancora batteria...

Grazie Punkt. e grazie digital detox, avrei forse potuto arrivarci anche da solo? Magari non è questione di dumb or smart phone, ma di dumb or smart user…

Nicholas Andina
Locarno, Switzerland

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