Guardare le cose

Avete notato quanto tempo passate al telefono?

Mi rendevo perfettamente conto di quante ore improduttive tendevo a sprecare e quindi stavo già pensando a come potesse essere importante, e forse necessario, un detox digitale. Poi avevo saputo del Digital Detox di Punkt. Dopo essermi informato e aver ripensato alla mia esperienza, avevo concluso che sì, la tecnologia può renderci meno produttivi e più insulari. Un articolo che mi aveva davvero colpito parlava del romanzo di David Foster Wallace, ‘Infinite Jest’1L'idea è che gli schermi diventeranno più divertenti della vita vera':

“E man mano che le immagini miglioreranno, saremo tentati di interagire più con le  immagini che con le persone, e tutto diventerà più vuoto”.

Fa davvero paura pensare che non siamo tanto lontani da questa realtà, anche se DFW ne parlava venti anni fa, molto prima che esistessero i social media. Riflettiamoci un po'.

Credo anche che i social media di per sé siano una “illusione” che ci offre “quantità ma non profondità” (Levitin, 20152).

Certo, i social sono utilissimi per mettersi in contatto con le persone o pubblicizzare eventi, ma dovrebbero davvero essere un mezzo per ottimizzare le nostre uscite nel mondo reale, non sostituirle.  Perdiamo molto tempo sui social, che sia per guardare video di gattini o notifiche su cosa sta mangiando per pranzo una persona che conosciamo a malapena. Come possono, questi dettagli insignificanti, aiutarci a ottenere il meglio ogni giorno?

Ho trovato Punkt. mentre smanettavo sul cellulare (come se no?) e ne ero rimasto immediatamente affascinato. Per la Detox Challenge avevo scritto le mie riflessioni su tecnologia e bellezza nel mondo reale, e poi ho scoperto di essere stato selezionato per la Challenge.

Ho iniziato il  Detox il 20 febbraio 2018, per una settimana. Ho lasciato  lo smartphone in un cassetto, dove è rimasto per sette giorni: nessun ripensamento, impegno totale  – “Vediamo quanto sono dipendente dallo smartphone”, mi sono detto. Non pensavo fosse facile, ma sapevo che era possibile.

La settimana

Avevo cominciato la settimana andando al lavoro, come sempre. Di solito in ufficio mettevo in modalità aereo, quindi non c'erano grandi cambiamenti  (Tengo l'MP 01 spento durante il lavoro). A pranzo le cose erano diverse, però. Ho chiacchierato con i colleghi e quando non c'era nessuno chiamavo gli amici e facevo delle belle chiacchierate. Con lo smartphone di solito passavo la pausa pranzo a perdere tempo. Oppure mi facevo riempire la testa di informazioni inutili o pubblicità, e distrarre da notifiche pronte a dirmi che qualche conoscente aveva messo un like a un posto che non ricordavo nemmeno  – capite cosa intendo quando parlo di overdose di informazioni?

Una delle sfide maggiori della settimana era che stavo viaggiando dalla Scozia a Londra per vedere un concerto (Lecrae, ve lo consiglio) e senza uno smartphone in mano ero davvero preoccupato per come me la sarei cavata senza la solita stampella digitale. Invece ho scoperto che la vita senza smartphone non è davvero difficile come sembra.

Ho aperto il portatile per vedere i biglietti del treno e ho annotato i numeri di prenotazione sulla sezione reminder dell'MP01 per ritirarli in stazione. Semplice. La prima difficoltà che ho avuto è stata che non sapevo in quale stazione di Edimburgo dovevo scendere per cambiare treno. Di solito avrei controllato sullo smartphone, ma siccome non era possibile, avevo chiesto a un essere umano. Guarda caso lo sapeva, e poi ci siamo messi a chiacchierare. Normalmente ci saremmo ignorati ma essere costretto a comunicare mi ha tirato fuori dalla bolla in cui altrimenti mi sarei chiuso. È un po' triste pensare a come stanno le cose ora, ma parlare con le persone era la norma quando non esistevano gli smartphone!!

Durante lo spettacolo avevo notato quante persone cercavano di registrare il concerto con il telefonino e praticamente guardavano tutto attraverso lo schermo. Io mi sentivo libero di godermi lo spettacolo, senza preoccuparmi di non avere spazio in memoria, e senza distrazioni.

Il viaggio di ritorno da Londra coincise con l'inizio della più grande tempesta di neve che si fosse mai vista negli ultimi anni in Gran Bretagna, tanto che si era guadagnata il soprannome di ‘The Beast from the East’. Mentre risalivo per il paese in treno guardavo dal finestrino il paesaggio bianco di neve, che peraltro continuava a cadere. Non avendo accesso a internet non avevo idea di quanto sarebbe stato difficile prendere la coincidenza successiva. Quando arrivai in Scozia scoprii che un sacco di treni erano stati cancellati, ma ce n'era uno che partiva di lì a cinque minuti. Solo quando sono arrivato a casa ho scoperto che nella mia zona c'era stato allarme rosso per la bufera, e molte persone erano rimaste bloccate lungo la strada o in viaggio perché non c'erano più treni. Con il telefono MP01 di Punkt.,è andato tutto bene perché comunque potevo comunicare con amici e famiglia. Ma forse se avessi visto su uno smartphone che c'era un tempo infernale ed erano previsti gravi ritardi mi sarei stressato inutilmente, visto che comunque era impossible cambiare le cose.

Durante la settimana usavo il portatile da casa per controllare le mail e i messaggi Facebook un paio di volte al giorno, ed ero sorpreso di quanto fosse facile rimanere lontani da notifiche e messaggi. A quanto pare si parla sempre di più di questo collegamento virtuale costante. In un servizio uscito in gennaio per la BBC3 sugli smartphone, persino i più grandi investitori Apple  avevano chiesto alla società di ‘considerare l'impatto dell'eccessivo uso degli  smartphone sulla salute mentale dei giovani.’ Gli investitori indicavano il legame tra uso eccessivo dello smartphone e livelli di concentrazione a scuola, disturbo durante le lezioni, difficoltà a prendere sonno.

Risultati

In generale ho notato che sono molto meno distratto, più ‘presente’ quando sono con mia moglie, e che davvero non c'è bisogno di essere sempre connessi. Siamo andati a fare lunghe camminate sulla spiaggia meravigliandoci della bellezza della costa scozzese. Passare del tempo nella natura fa benissimo, soprattutto quando non hai tante distrazioni. Durante le nostre passeggiate parlavamo di bellezza e design; può esistere qualcosa di davvero bello senza design? 

In generale ero più consapevole di quello che mi circondava. Ci sono posti meravigliosi vicino a dove abito e il Digital Detox è stato una grande opportunità di godersi l'aria aperta più di quanto avrei fatto normalmente.

La gente nota l' MP01 perché è diverso dagli altri. Alcuni dicono che assomiglia a una calcolatrice (ma purtroppo non fa i calcoli!). Molti, spinti da genuino interesse, mi facevano un sacco di domande sull'MP01, sia sul lavoro, che in chiesa, che persone appena incontrate – tutti  commentavano e concordavano sul fatto che fosse elegante oltre che funzionale, ma senza inutili distrazioni. La batteria durava di più, e finalmente il telefono tornava ad essere un accessorio, mantenendo funzionalità e stile.

Molti pensavano che un digital detox fosse una buona idea e dicevano che avrebbero voluto farlo anche loro, ma nella maggio parte dei casi sapevamo entrambi che non sarebbe mai successo, il che è un po' triste. È triste perché molti si rendono conto che gli farebbe bene staccare per un po', ma  non vogliono o non sono in grado di staccarsi dalle notifiche continue e dalla paura di perdersi le cose, il FOMO (Fear Of Missing Out).

Per concludere, vorrei dire che la Digital Detox Challenge di Punkt. è stata un successo per me: continuerò a usare l'MP01 come telefono principale, e lo smartphone a casa insieme al portatile. Adoro la sensazione di  libertà e di essere presente quando sono con qualcun altro, senza l'obbligo di controllare di continuo le notifiche. La mia qualità della vita e la produttività sul lavoro sono migliorate enormemente. Sono sicuro che la tecnologia abbia un ruolo importante per noi, ma solo come strumento per facilitarci la vita, uno strumento che possiamo controllare. Infine, sono convinto che il design intelligente produca bellezza, e che tutti noi siamo fatti per contatti umani reali, per l'amicizia e per le conversazioni faccia a faccia. Nessuna tecnologia potrà mai sostituire la bellezza di quelle interazioni reali, così profondamente umane.

J. Maggs
Scotland

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