The Inner History of Devices

Questo libro ha reso Punkt. Fan di Sherry Turkle.

Informazioni editoriali

Memoir, scritti clinici ed etnografia creano nuove prospettive nella nostra esperienza tecnologica; storie private raccontano come la tecnologia entri nel profondo dell'esistenza.

Per più di due decenni in studi storici come The Second Self  e Life on the Screen, Sherry Turkle ha sfidato l'immaginario collettivo con le sue ricerche so come la tecnologia impatti la nostra vita privata. In The Inner History of Devices, descrive il suo personale processo e approccio, che rivela quanto ciò che facciamo sia specchio di come ci vediamo. L'autrice fonde insieme tre diversi modi di ascoltare; il memoriale, la terapia e l'etnografia. Ognuno di essi porta agli altri un modo di comporre una storia interiore dei dispositivi di comunicazione. Dai telefoni cellulari, al video poker, dai computer ai televisori, fino ai macchinari medici.

Nel prologo, Sherry Turkle prende in esame il caso dell'"etnografia intima". Il possessore di un computer portatile dice: "Questo computer significa tutto per me. E' qui che ripongo la mia speranza." 

Turkle spiega che, inizialmente, il suo pensiero era chiedersi come mai le persone utilizzassero il computer per lavorare. Tuttavia, alla fine il suo pensiero era diventato: "Cosa c'è nei computer che crea un legame così profondo con i possessori? In che modo essi possono offrire speranza?" in The Inner History of Devices possiamo scoprire le risposte a queste domande.

Nei memoirs, nelle etnografie o nei casi clinici raccolti in questo trattato, scopriamo, ad esempio, di una studentessa americana che entra in conflitto con la sua stessa identità a causa del cellulare che ha utilizzato in Giappone (Tokyo si cela dentro di esso!"). Leggiamo di un paziente che ha utilizzato l'email per criticare il proprio terapista, ma anche allo stesso tempo per essere tranquillizzato dallo stesso. Un ludopatico che non vuole neanche più vincere al video poker, perchè ciò di cui è veramente dipendente è lo schermo di quella slot machine. Sono storie mai sentite, ma che esistono.

In questo libro si capisce come la saggezza non sia mai abbastanza, soprattutto nel mondo digitale. 

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