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Nuova età oscura: la tecnologia e la fine del futuro

Copertina di New Dark Age di James Bridle, con vortici astratti e fluidi di arancione, blu, rosa e giallo, con il titolo e il nome dell'autore in caratteri serif bianchi.

Un disastro ferroviario al rallentatore. Scendi dal treno?

Informazioni dall'editore

Man mano che il mondo che ci circonda diventa sempre più complesso dal punto di vista tecnologico, la nostra comprensione diminuisce. Alla base di questa tendenza c'è un'unica idea: la convinzione che la nostra esistenza sia comprensibile attraverso il calcolo e che più dati siano sufficienti per costruire un mondo migliore.

In realtà, siamo persi in un mare di informazioni, sempre più divisi dal fondamentalismo, da narrazioni semplicistiche, teorie del complotto e politica post-fattuale. Nel frattempo, chi detiene il potere sfrutta la nostra ignoranza per perseguire i propri interessi. Nonostante la apparente accessibilità delle informazioni, stiamo vivendo in una nuova Età Oscura.

Dai sistemi finanziari deviati agli algoritmi degli acquisti, dall’intelligenza artificiale al segreto di Stato, non comprendiamo più come il nostro mondo venga governato o rappresentato. I media sono pieni di speculazioni non verificabili, molte delle quali generate da software anonimi, mentre le aziende controllano i propri dipendenti attraverso la sorveglianza e la minaccia dell’automazione.

In questa brillante nuova opera, l’artista e scrittore James Bridle analizza la storia dell’arte, della tecnologia e dei sistemi informativi, rivelando le nubi oscure che si addensano sopra i nostri sogni di un sublime digitale.

Recensioni

New Dark Age è uno dei libri più inquietanti e illuminanti che abbia letto su Internet, il che significa che è uno dei più inquietanti e illuminanti che abbia letto sulla vita contemporanea.” – Mark O'Connell, The New Yorker

“Un Orwell dell'era informatica.” – Kirkus Review

“Un’oscura ouverture per una nuova era. Un’opera di gotico digitale, in cui i brividi sono causati dalle forze imprevedibili e inarrestabili che abbiamo scatenato nel mondo dopo il Progetto Manhattan.” – Vice

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