Il BlackBerry di Amleto: costruire una vita felice nell’era digitale

Si ispira al passato tecnologico e ai grandi pensatori come Shakespeare e Thoreau.
Informazioni dell'editore
Una risposta nitida e appassionata alla domanda che tutti coloro che dipendono dai dispositivi digitali si pongono: dov’è finito il resto della mia vita? Hamlet’s BlackBerry sfida l’idea diffusa secondo cui più ci connettiamo tramite la tecnologia, meglio è. Secondo William Powers, è giunto il momento di trovare un nuovo equilibrio e scoprire perché è importante anche disconnettersi. Parte memoir, parte viaggio intellettuale, il libro si ispira al passato tecnologico e a grandi pensatori come Shakespeare e Thoreau. Il concetto di “connessione” è stato spesso analizzato da un punto di vista organizzativo ed economico – da Here Comes Everybody a Wikinomics – ma Powers lo esplora su un piano profondo, interpersonale, psicologico ed emotivo. I lettori di The Tipping Point e Outliers di Malcolm Gladwell apprezzeranno Hamlet’s BlackBerry.
Recensioni
“Incisivo... Rinfrescante... Coinvolgente.” - Publishers Weekly
“[Una] elegante meditazione sulla nostra connettività ossessiva e sul suo effetto sul cervello e sul nostro modo di vivere.” - Laurie Winer, New York Times Book Review
“Powers propone un’argomentazione appassionata ma razionale per un ‘felice equilibrio’... È uno scrittore vivace e cordiale che trae lezioni applicabili dai grandi pensatori del passato... Prosa lucida, coinvolgente e riflessione stimolante sulle gioie della disconnessione.” - Heller McAlpin, Christian Science Monitor
“Un manuale brillante e riflessivo per l’era di Internet – sul perché abbiamo questa dipendenza dagli schermi, i suoi molti pericoli e alcuni rimedi sorprendenti che possono migliorare la tua vita.” - Bob Woodward
“In questo libro piacevolmente accessibile, Powers pone le domande che tutti dobbiamo porci in questo tempo guidato dal digitale. E ci insegna a rispondere da soli.” - Maryanne Wolf, autrice di Proust and the Squid


